Ieri 5 novembre 2025 è stata sottoscritta presso l’ARAN l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2022-2024.
Per garantire una rapida erogazione degli incrementi retributivi attesi dal personale e preso atto dell’avvenuta trasmissione dell’atto di indirizzo quadro per il triennio contrattuale 2025-2027, si è convenuto di limitare la contrattazione alle sole materie del trattamento economico e delle relazioni sindacali.
La revisione e l’eventuale aggiornamento degli altri istituti normativi sarà affrontata in occasione della successiva negoziazione relativa al triennio 2025-2027.
Hanno firmato l’accordo FSUR CISL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams e ANIEF, mentre CGIL non ha aderito all’intesa.
L’accordo siglato prevede per il personale del comparto aumenti retributivi medi mensili pari a 144 euro per il personale docente e a 105 euro per il personale ATA, oltre alla corresponsione, a titolo di arretrati e una tantum, di 1640 euro per i docenti e di 1400 euro per il personale ATA. Gli incrementi contrattuali medi mensili riguardano anche il personale delle università, degli enti di ricerca e delle istituzioni AFAM, secondo le specifiche delle tabelle contenute nel testo contrattuale. In particolare: università euro 141; enti di ricerca euro 211; AFAM euro 173.
L’Ipotesi, una volta concluso l’iter di controllo, consentirà l’effettiva corresponsione degli aumenti, degli arretrati e dell’una tantum in busta paga a partire dai prossimi mesi.
In allegato il testo dell’ Ipotesi CCNL 2022 – 2024

